L’etnomusicologia è una parte della musicologia, e in un certo senso anche dell’etnologia, che studia le tradizioni musicali orali di tutti i popoli del mondo. Fino a pochi decenni fa veniva detta, sia pure in maniera piuttosto generalizzante, musicologia comparata, in quanto uno dei suoi fini è il confronto delle musiche dei popoli extraeuropei tra loro e con quelle dei popoli occidentali, anche se tra le due esiste una sottile e determinante differenza.
Oggi, in virtù delle più recenti acquisizioni e dei mezzi di riproduzione sonora, l’etnomusicologia è una scienza musicologica autonoma: costituisce forse l’ambito più autentico e ricco di spunti per la ricerca multidisciplinare dello studio delle tradizioni musicali ai fini di valorizzare l’approccio non volutamente colto: i suoi contributi anzi, hanno aiutato in particolare gli studi musicologici novecenteschi ad uscire da quegli steccati di conoscenze basati su presupposti colti.[senza fonte] L’etnomusicologia, praticata con chiari intenti scientifici, chiarisce anzi tutta l’insufficienza e la parzialità delle teorie musicologiche fondate sull’assunzione di determinati elementi teorici come gli unici in grado di costituire il cosiddetto paradigma “vero” della musica, in quanto considerato l’unico riconosciuto come naturalmente possibile.
Contributo di: Redazione AIPFM.
Percorso formativo/Scuole:
Opportunità lavorative:
- Ricerca accademica: Università e istituti di ricerca offrono posizioni per etnomusicologi che conducono studi sul campo, analizzano dati musicali e pubblicano ricerche.
- Archivi e musei: Archivi sonori e musei di culture del mondo impiegano etnomusicologi per la conservazione, la catalogazione e la presentazione di collezioni musicali.
- Organizzazioni culturali: Organizzazioni governative e non governative che si occupano di patrimonio culturale e sviluppo comunitario possono richiedere etnomusicologi per progetti di documentazione e valorizzazione delle tradizioni musicali.
- Industria dei media: Documentari, produzioni cinematografiche e programmi televisivi che esplorano culture musicali possono impiegare etnomusicologi come consulenti.
- Educazione: Insegnamento in scuole e università, workshop e seminari per diffondere la conoscenza delle diverse culture musicali.
- Consulenza: Consulenze per enti e aziende che hanno bisogno di conoscere culture musicali per motivi di marketing.
Aziende/Professionisti del settore:
- Università e conservatori: Molte università offrono corsi di etnomusicologia e conducono ricerche sul campo. Centri di ricerca: Istituti di ricerca specializzati in scienze umane e sociali possono avere sezioni dedicate all’etnomusicologia.
- Musei di etnografia e culture del mondo: Musei come il Museo delle Culture del Mondo spesso collaborano con etnomusicologi.
- Archivi sonori: Archivi come gli archivi di etnomusicologia, conservano e rendono accessibili registrazioni di musica tradizionale.
- Case editrici specializzate: Case editrici che pubblicano libri e riviste di musicologia ed etnologia.
Link al video youtube:
Note:
Bibliografia fondamentale:
- “Teoria e metodo in etnomusicologia” di Bruno Nettl: Un testo di riferimento che esplora le metodologie e le teorie dell’etnomusicologia.
- “Musica e cultura” di Alan P. Merriam: Un classico che analizza le funzioni della musica nelle diverse culture.
- “Etnomusicologia” di Jaap Kunst: Un’opera che offre una panoramica storica e teorica della disciplina.
- “Il suono in movimento” di Giovanni Giuriati: Un testo che esplora le interazioni tra musica, movimento e cultura.
Riviste specializzate:
- “Ethnomusicology”,
- “The Journal of Music Research”,
- “Popular Music”.
Per intraprendere questa professione, è fondamentale una solida formazione in musicologia, etnologia e antropologia, nonché competenze nella ricerca sul campo e nell’analisi dei dati musicali.